
Le nostre commedie
"RITRATTO DI FAMIGLIA"
Commedia brillante di M. Cristina Mencaroni
Sul quotidiano via vai di un accogliente Portierato cala l’ombra di una duplice sparizione: del capofamiglia Alvaro e di una somma di denaro donata ad una Confraternita.
Indagini, ricostruzioni ed illazioni mettono in luce tendenze e costume attuali: piccoli e grandi opportunismi, vanità e smanie di visibilità, in netto contrasto con i sentimenti autentici di chi soffre per la sparizione.
Il ritratto dello scomparso domina la scena, offrendo un punto di osservazione straordinario di sentimenti e comportamenti che si alternano, dando vita a paradossi e gag esilaranti dominate da una strana “presenza” in sospeso tra reale ed occulto.
Un’esilarante comicità farà da sfondo ad ammiccamenti, ansie, confessioni e speranze che confluiranno in quadro meno virtuale, impietoso ma al tempo stesso pieno di umanità per recuperare, con ottimismo, valori e sentimenti autentici.
“ TRA MISERIA E NOBILTA’ "
Commedia brillante di M. Cristina Mencaroni
libero riadattamento di Miseria e nobiltà di E. Scarpetta
Il classico di Scarpetta, forse il testo più famoso per essere stato trasposto in un’indimenticabile versione cinematografica, diventa “Tra Miseria e nobiltà” Pur lasciando inalterata la trama del capolavoro napoletano, la commedia si presenta diversa ed arricchita: nuovi personaggi, gag ed invenzioni sceniche, vivacizzano il testo rendendolo più conforme all’evoluzione del gusto e della comicità.
I passaggi chiave del classico napoletano sono rispettati: l’essenzialità scenica del primo atto evidenzia povertà e fame dei cinque disperati che, sommersi da debiti e dilaniati dalla fame, aderiranno alla sgangherata proposta del nobile rampollo che li introdurrà a casa dei suoi consuoceri spacciandoli per la sua nobile famiglia. Immancabile e curata nei minimi dettagli la scena del piatto di pastasciutta “trionfante” che suggella il patto.
L’escamotage consentirà agli affamati di introdursi, sotto mentite spoglie, in casa del ricco don Gaetano e di godere della sua ospitalità portandoli ad aguzzare l’ingegno nell’arte dell’arrangiarsi. La comicità trionfa in un gioco che man mano li cattura solleticando smanie, velleità ed arrivismo sociale dell’ingenuo don Gaetano. Ricchezza scenica, costumi sfarzosi, opulenza declinata in tutte le forme saranno lo sfondo ad un susseguirsi di battute spiritose e situazioni paradossali per arrivare ad un finale all’insegna di un’umanità che rasserena pubblico ed attori.
“TUTTA COLPA DE LA PERPETUA”
Commedia brillante di M. Cristina Mencaroni
La ricostruzione di un borgo seicentesco, costumi d’epoca, antiche ballate, situazioni paradossali e tante divertenti battute: si presenta così la rielaborazione de I Promessi sposi.
Non una semplice parodia del classico manzoniano, il testo nasce proprio dall’esigenza di attualizzare, vivacizzandolo, il capolavoro del romanticismo italiano: è un calarsi nel periodo ma con usi, mentalità, riferimenti alla nostra epoca. Così, dal matrimonio che non s’ha da fare si diparte una storia tutta nuova, manovrata da un’intraprendente Perpetua attorniata da personaggi, nuovi ed originari, ma dai connotati moderni: un don Abbondio munito di breviario e cellulare, un Renzo sindacalista, un’Agnese con filippina al seguito, una Lucia aspirante single ed un giovane seminarista che prenderà, nel cuore della ragazza, il posto di Renzo.
Un simpatico omaggio al romanzo italiano più popolare e che, riportandolo ai banchi di scuola, tiene sospeso lo spettatore tra una battuta ed una rimembranza letteraria in un divertente viaggio nel tempo.
“COSI' E' LA VITA”
Commedia brillante di M. Cristina Mencaroni
liberamente ispirata a ‘Na Santarella di Eduardo Scarpetta, conserva la trama originale del classico napoletano ma viene adattata in termini di ritmo e gusto comico alla sensibilità moderna.
La quiete del Convento delle Rondinelle è travolta da un evento mondano: il debutto a teatro dell’operetta Così è la vita diretta dal rigoroso insegnante di canto delle novizie, ovviamente sotto mentite spoglie.
Tutti i personaggi del Convento si ritrovano a teatro: Suor Addolorata, la fedele Caterina, la pudica educanda Nannina e così fino alla Madre Badessa al seguito del fratello innamorato di Marlina, la prima donna. Un susseguirsi di incontri, scontri, e fughe in un vortice eccitante che cattura Nannina la quale, preso il posto della prima donna, registra accanto al successo di pubblico quello personale grazie all’incontro con un affascinante giovane.
Al rientro in Convento nulla tornerà come prima. L’esperienza mondana ha umanizzato l’intero popolo delle Rondinelle che, in un finale festoso e musicale, ispirato a tolleranza e comprensione, svelerà la finzione teatrale, metafora della più generale finzione della vita.
Una commedia complessa per un gruppo amatoriale: 3 cambi di scena, di cui uno in progress al termine del secondo atto, costumi curati, scenografie impegnative, musica e balli tanto da raccomandare la rappresentazione in luoghi al chiuso.
“MA VE PAR GIUSTO?”
Commedia brillante di M. Cristina Mencaroni
Tema centrale della commedia è la giustizia. Un valore universale, eterno, affrontato in un casuale dialogo del nostro tempo ma che condurrà la ricerca a riapprezzare una vecchia storia ambientata nel ‘600.
Cenci e broccati, plebaglia e potenti, sfruttati e sfruttatori, castelli ed abbazie in un contrasto vecchio ma sempre attuale che dimostrerà come il primo ostacolo alla giustizia sia un male più antico e radicato: il caro, vecchio egoismo che accompagna da sempre la storia dell’umanità.
Uno spettacolo piacevole, completato da scenografie, costumi e ballate per lasciare lo spettatore piacevolmente sospeso tra allegria, divertimento e qualche sano spunto di riflessione.
“PER DIRLA IN ALLEGRIA”
Spettacolo di cabaret a cura de LA BADIA
Uno spettacolo fresco, frizzante, facilmente fruibile nei contesti più disparati: dal teatro in piazza in una sera d’estate, al pomeriggio da trascorrere all’insegna dell’allegria, allo spettacolo nel più classico dei teatri.
Un susseguirsi di gag, scambi, scenette che tengono gli spettatori incollati alla comicità dirompente, in un format di spettacolo che la Badia ha inaugurato oltre venti anni fa e che ogni anno si arricchisce di nuovi numeri e gag. Una divertente sorpresa che si conferma ogni anno, con la garanzia di quel sano divertimento che si rinnova ad ogni incontro con La Badia.
“LAUREA AD HONOREM”
Commedia brillante di M. Cristina Mencaroni
Uno spettacolo che affonda le radici nel tempo per raccontare una storia di grande umanità.
Un panchina, due anziani. Un rapido scambio di battute, l’embrione di una lite.
Poi il ricordo…..
Quella del 1940 è un’Italia lacerata dalla guerra, dalla perdita dei suoi valori, dallo spettro delle deportazioni. Nella stessa Italia si muovono, all’interno di un rispettato studio medico, personaggi di grandissima umanità e comicità. La combinazione di queste due dimensioni darà vita ad una finzione ardita quanto paradossale culminando in uno scambio generoso e coraggioso.
La storia si trascinerà fino ai nostri giorni per confermare, in un abbraccio leale e liberatorio i valori fondamentali di ogni epoca. Il tutto in una successione di battute, gag e intrattenibili risate. E tanta commozione.
“IL LOCANDIERE”
Commedia brillante di M. Cristina Mencaroni
commedia ambientata nel secondo guerra, che narra le aspettative e gli umori di una generazione uscita da un conflitto e desiderosa di cancellare i ricordi di un recente regime.
Conflitti politici, generazionali, rancori, desideri di vendetta, e nel contempo di quiete, sono alla base di questo testo volto a portare in primo piano quei valori fondamentali propri di ogni tempo. Personaggi sanguigni, genuini che danno vita ad una commedia irresistibile ricca di dialoghi divertenti e colpi di scena. Completa il quadro qualche spunto di riflessione su valori importanti e la capacità di ritrarre spaccati di costume irrepetibile. Una commedia coinvolgente che esalta toni, personaggi, valori e costume di decenni passati alla luce dello sbiadimento attuale.
Con Il Locandiere l’Autrice vince nel 1995 il premio “Miglior Testo” alla Rassegna regionale Palcoscenico d’oro e due membri del cast si aggiudicano altri premi in altre manifestazioni.
“COME ME BUTTA?”
Commedia brillante di M. Cristina Mencaroni
La brillante commedia debutta nel 1995, ed è ambientata in una sartoria degli anni ’60, La trama si diparte, dal ritrovamento di una vecchia brocca che reca una misteriosa iscrizione dietro la quale, si presume ,si celi un tesoro. La ricerca febbrile condotta dai variopinti personaggi consentirà di apprezzare un valore scontato quanto antico: la famiglia, autentico baluardo contro le insidie di ogni tempo.
La familiare atmosfera della sartorie di un tempo minuziosamente ricostruita grazie alla testimonianza di una sarta d’epoca, i battibecchi, le gag, l’umanità che regnava nei laboratori artigianali, e che si ritrovava al loro interno, in un viavai giocoso e rassicurante, è alla base di questo testo.
Rappresentato in oltre cento serate offre una commedia spassosa nella ricostruzione di un momento felice del costume italiano. Un omaggio alle tante sarte d’epoca, ai tanti artigiani di ogni tempo che continuano a regalarci, seppur con il solo ricordo, tanta poesia.
“LA CAMILLA? LA CAMILLA!”
Commedia brillante di M. Cristina Mencaroni
divertente commedia con una consistente parte musicale e coreografica, improntata intorno ad un equivoco circa un’eredità sospesa tra una bizzarra ragazza, Camilla, ed un’affettuosa gattina, Camilla appunto. L’ilarità del borgo, la sua familiarità, il cicaleccio di voci amiche sarà la cornice ideale per sconfiggere un male moderno: la solitudine.
“LA MESSA E' BELLA QUANDO...”
Commedia brillante di M. Cristina Mencaroni
commedia nata dall’affettuoso ricordo di don Giuliano e don Gianfranco, già parroci in Pietrafitta.
La trama ruota intorno all’arrivo di un falso sacerdote arrivato in una tranquilla parrocchia immobile, abitudinaria, cristallizzata nei ruoli formali del paese. Sul palco scorre tutto l’universo degli stereotipi di paese: Sindaco, comari bigotte, donne procaci e gli immancabili stravaganti. Totalmente impreparato alla gestione spirituale della comunità, il malcapitato pastore di anime sopperirà con una forte dose di umanità alle lacune della propria formazione. Il paese arriva alla sua riscoperta, ritrovare la sua amicizia, la genuinità dei propri sentimenti e la gioia dello stare insieme.
Poteva mancare il riferimento ai 150 anni dell’unità d’Italia? Assolutamente no.
"POVERA ITALIA O NO?"
Commedia brillante di M. Cristina Mencaroni
Perugia oggi, in un giorno qualunque.... Una vicenda di ordinaria italianità dove, intorno al buffo protagonista di una vicenda paradossale, ruota l’infinito teatrino di stereotipi attuali. L’evocazione del passato come rifugio…
Perugia, anno di grazia 1859: la rivolta al potere papale, la Spedizione dei Mille, il personaggio del Gorino, libero pensatore. Riferimenti vecchi e nuovi in un incredibile viaggio nel tempo alla riscoperta di pagine di storia locale in una trama fantastica che sembra approdare alla constatazione amara dei vizi eterni. Ma, come in un sogno, arrivano immagini esaltanti: giornate memorabili, protagonisti della storia d’Italia immagini legate a quei valori che l’hanno creata e che la sostengono ancora. In una parola: l’italianità migliore.
Un finale tra emozione e divertimento per un omaggio, in chiave amatoriale, a quella storia partita anche da una piccola cittadina dello Stato Pontificio. Dalla nostra Perugia, appunto.
Una commedia nel pieno rispetto della tradizione del Gruppo in un effervescente mix di ilarità, storia ed emozione.
