
Chi siamo
LA STORIA
E’ nel pomeriggio di una fredda domenica che un gruppo di ragazzini, incoraggiati dal parroco don Gianfranco esordisce in uno spettacolo nel familiare Circolo Reduci e Combattenti di Pietrafitta. E’ il 19 dicembre 1979.
Passione ed incoraggiamento dell’ intero paese li spinge, in un’adolescenza dal sapore genuino, a proseguire l’ attività teatrale. Arriva così la prima commedia: Il Risparargnatore di G.Alberati seguito dai classici del teatro dialettale: Beniamino Ciofetta Appaltatore, Separazione consensuale ed altri ancora.
Nel 1988 la svolta: non più opere altrui, ma farina del proprio sacco. Il Locandiere, segna l’ inizio di una ricca produzione di commedie che escono dalla felice penna di Maria Cristina Mencaroni, regista del gruppo: testi originali, inseriti in contesti storici ed emozionali ben definiti e capaci di alternare il sano divertimento a qualche spunto di riflessione.
Un storia di oltre trent’anni che vede oggi interagire sul palco generazioni diverse: genitori e figli, zii e nipoti.
Tante pagine di adolescenza sfogliate con garbo e leggerezza, accanto a quelle del copione.
LA BADIA IN….. NUMERI
Oggi, con oltre 12 commedie all’attivo per l’Autrice, ed oltre 15 allestimenti teatrali per il Gruppo, La Badia testimonia nei suoi 30 spettacoli annui, l’impegno e l’affiatamento di quasi quarant'anni di genuina passione amatoriale.
ESSERE TEATRO
Ciò che emerge è proprio il lavoro d’insieme che non decreta primi attori e comparse, ma esalta un lavoro corale, fatto di talento amatoriale, cura e rispetto per lo spettatore.
E vederli sul palco, alla fine, induce alla piacevole constatazione di una passione ed un’ attività che accomuna le persone, allontanando quegli spettri della solitudine e dell’individualismo di cui sono piene le nostre pagine quotidiane
Un lavoro di Gruppo, che conferma l’ originalità e la cura delle creazioni de La Badia, un Gruppo coadiuvato dai tanti amici che si uniscono al Carrozzone per valorizzare ancor più quel teatro che regala un’emozione, un applauso, tante risate e qualche ricordo, in un’espressione di amatorialità che inorgoglisce e gratifica. Sempre col sorriso a fior di labbra, s’ intende.
